Quando all’Università ho partecipato ad un Seminario sulla Psicosomatica senza sapere cosa questo termine significasse, sono rimasta basita: era circa il 1977-78 e ho scoperto che la psiche e il corpo fanno parte di uno stesso sistema unico, che è il nostro Essere Universale. Ho scoperto che i disturbi psichici possono interferire con la salute fisica, e anche che lo stato di salute o malattia fisica possono interferire con l’equilibrio psicologico.
Rivoluzione: da quel momento mi sono interessata sempre più accanitamente della interdipendenza psico-fisica, trovando davvero affascinante il pensiero che tramite un trattamento psicologico si possa aiutare una persona a guarire dalle malattie o dalle disfunzioni fisiche.
E’ per questo che dopo la laurea mi sono iscritta all’unico valido (dal mio punto di vista) Corso di Medicina Psicosomatica esistente in Italia, dopo averne vagliati un altro paio, diplomandomi cinque anni dopo in “Psicoterapia dei disturbi psicosomatici” seguito presso la S.I.M.P. (Società Italiana di Medicina Psicosomatica) diretto dal compianto dott. Ferruccio Antonelli.
Nell’ambito di questo percorso non poteva mancare l’approccio psico-corporeo denominato Analisi Bioenergetica acquisito…diciamo…”sulla mia pelle”, nel senso che l’apprendimento è passato attraverso un percorso personale individuale e di gruppo. Il bello della psicoterapia è che per poterla applicare con successo sui propri pazienti occorre averla prima sperimentata su se stessi.
È così che svolgo i miei primi dieci anni di attività, dopo dei quali si presenta alla porta della mia coscienza un mio amico medico “illuminato” che mi regala due libri: “Il destino come scelta – psicologia esoterica” di Thorwald Dethlefsen (a me sconosciuto) e “Malattia e destino – il valore e il messaggio della malattia” dello stesso autore insieme a Rudiger Dahlke. Il mio approccio alla malattia psicosomatica si arricchisce così della visione evolutiva dell’essere umano, già in atto negli anni novanta su altri fronti (ved. Reiki, Core Energetica…).
L’approccio evolutivo alla salute e alla malattia, grazie anche all’acquisizione di un’ottica orientale che sempre più mi affascina, continua poi grazie ad autori come Lise Bourbeau, Claudia Rainville, Daniel Meurois, Michel Odoul, Roberto Kaplan, Nader Butto, John Pierrakos, che con i loro libri mi orientano sempre più verso una concezione della salute e della malattia connessa col progetto della nostra anima: la malattia messaggio dell’anima.
Nel ’98 mi iscrivo al Corso tenuto dal prof. Douglas Baker, medico esoterista inglese, conseguendo il Diploma in Guarigione Esoterica e nel 2012 frequento il Seminario di una settimana intera tenuto dal dr. Dahlke “Crisi personali e crescita interiore”.
La malattia, conseguenza di un disequilibrio psicologico, assume per me sempre di più un valore karmico, che conduce al riconoscimento dei bisogni dell’anima, quindi spirituale. Bisogni che vanno assolutamente accolti, perché l’anima comunica le proprie necessità evolutive attraverso il corpo. Quando l’anima invia istanze che non vengono ascoltate dall’essere cosciente, è costretta a rivolgersi al corpo, procurandogli un disagio che dapprima è disfunzionale e se non accolto nel suo significato esistenziale e spirituale si trasforma in MALATTIA.
Spetta dunque a noi, psicoterapeuti di nuova generazione (per quanto la mia età sia di vecchia generazione ma sempre in costante aggiornamento e crescita personale) apportare quell’integrazione alla cura della malattia con i principi e gli strumenti delle Discipline Orientali (per es. il Reiki) che non va solo verso il riconoscimento della problematica psicologica insita nella malattia stessa, ma anche e soprattutto verso il riconoscimento dell’istanza spirituale che la nostra anima avanza per portare a compimento il suo compito in questa vita.
Questo approccio alla malattia psicosomatica l’ho denominato PSICOSOMATICA EVOLUTIVA.
Padova, settembre 2021
Dott.ssa Monica D. Introna
Psicologa Psicoterapeuta